La Storia della Terza Guerra di Indipendenza fa tappa a FestivaLungo

"Italia 1866 - Storia di una guerra perduta e vinta" a Palazzo La Marmora

 

Quasi una tappa obbligata quella di Palazzo La Marmora, il prossimo sabato 15 ottobre alle 17.30, per lo storico francese Hubert Heyriès in Italia per presentare il suo saggio, edito dal Mulino, dedicato al cruciale 1866, anno della Terza Guerra d'Indipendenza, nel 150^ anniversario. Un evento storico di assoluta importanza per le vicende dell'Unità d'Italia, estremamente complesso per la molteplicità di episodi che lo costituiscono e di protagonisti coinvolti (Alfonso Ferrero della Marmora, Giuseppe Garibaldi, Pelloux non ancora Primo Ministro, fino a Edmondo De Amicis, per citarne solo alcuni) e recentemente al centro di un ampio dibattito giornalistico intorno all'acquisizione del Veneto.
Per presentare il volume, pubblicato in Italia nel giugno scorso, Heyriès dialogherà con la storica Silvia Cavicchioli docente di Storia dell'Ottocento e del Novecento all'Università di Torino e Direttore del Centro Studi Generazioni e Luoghi - Archivi Alberti La Marmora.

Dalla scheda di presentazione del libro: Dichiarata all'Austria da Vittorio Emanuele II il 20 giugno 1866 e conclusa il 3 ottobre con la pace di Vienna, la Terza Guerra d'Indipendenza è stata a lungo sostanzialmente identificata con due sconfitte: quella di terra a Custoza il 24 giugno, e quella sul mare a Lissa il 20 luglio, appena temperate dall'effimero successo di Garibaldi a Bezzecca. Ciò ha relegato in secondo piano il fatto che con l'acquisizione del Veneto essa costituì una tappa fondamentale del processo di unificazione. Una guerra insomma al tempo stesso «perduta e vinta», che il libro affronta sotto una luce nuova, riportando al centro lo svolgimento concreto della campagna militare e l'esperienza dei soldati che la combatterono.

Personaggio centrale di questa vicenda sarà il generale Alfonso Ferrero della Marmora, già presidente del Consiglio dal settembre 1864 alla metà di giugno del 1866, quando era iniziata la guerra e ne aveva assunto la direzione, lasciando a Bettino Ricasoli la guida politica del Paese. Come ha scritto lo storico Paolo Mieli in una recente recensione del volume apparsa sul Corriere della Sera, "per restare alla testa del governo La Marmora aveva accettato consistenti tagli alle spese militari (drastica fu la riduzione dell'acquisto di cavalli e muli) e questo, assieme al fatto che buona parte dell'esercito - ottantamila soldati - era ancora dislocato al Sud per la lotta al Brigantaggio, fu tra le cause per cui dopo soli quattro giorni di guerra l'Italia subì il primo umiliante rovescio (Custoza, 24 giugno 1866)."

A favorire la presenza del professor Heyriès a Biella, il prof. Michele Biasetti, originario di Campore ma da molti anni residente in Francia, che del volume è stato il traduttore.


Sabato 15 ottobre - Ore 17,30
Palazzo La Marmora - Corso del Piazzo, 19 - Biella

info@generazionieluoghi.it - https://www.facebook.com/palazzolamarmora/


Hubert Heyriès, storico militare, insegna nell'Università Montpellier III. Autore di alcuni volumi su Garibaldi e il garibaldinismo, da ultimo ha pubblicato «Les travailleurs militaires italiens en France pendant la Grande Guerre» (2014).


Silvia Cavicchioli insegna Storia dell'Ottocento e del Novecento all'Università di Torino. È Socio Corrispondente della Deputazione Subalpina di Storia Patria, membro del Consiglio Direttivo del Comitato di Torino per l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Direttore del Centro Studi Generazioni e Luoghi - Archivi Alberti La Marmora di Biella. Tra le sue pubblicazioni: L'eredità Cadorna. Una storia di famiglia dal XVIII al XX secolo (Carocci, 2001, finalista del Premio Acqui Storia 2002); Fare l'Italia. I dieci anni che prepararono l'unificazione (Carocci, 2002); Famiglia, memoria, mito. I Ferrero della Marmora (1748-1918) (Carocci, 2004); Luoghi del Risorgimento in Provincia di Torino (Priuli & Verlucca, 2011).


FestivaLungo - La scelta del nome fa riferimento a una differente concezione di Festival, evento capace di contenere e connettere numerosi percorsi al suo interno ma, solitamente, concentrato in pochi giorni: a Palazzo La Marmora nel 2016 muterà la durata dei normali Festival, in questo caso capace di abbracciare un'intero anno (da qui, "Lungo"). Non muta, tuttavia, la volontà di ospitare differenti argomenti e offrire così altrettanti punti di vista e spunti di confronto.
Il programma di FestivaLungo è a cura di Marco Cassisa e ideato e realizzato con Elena Gallo (Centro Studi Generazione e Luoghi), Sonia Messina, Moreno Miorelli (Stazione di Topolò - Postaja Topolove), Francesco Alberti La Marmora.
Tutti gli appuntamenti, dove non diversamente indicato, saranno ad offerta libera.

 

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