La mostra, curata dall’iraniana Tarlan Rafiee e dal direttore di Palazzo Ducale Peter Assmann, prevede l’esposizione di cinque affermate artiste iraniane di diverse generazioni, Parvaneh Etemadi, Nargess Hashemi, Farah Ossouli, Rozita Sharafjahan, Golnaz Taheri.
L’inaugurazione avrà luogo sabato 13 ottobre alle ore 18. Vi prenderanno parte gli stessi curatori, l’iraniana Tarlan Rafiee che presenterà l’esposizione e condurrà gli intervenuti in una visita guidata, e Peter Assmann.
Il percorso casalese, dopo un primo appuntamento tenutosi in primavera a Mantova, si muove da poli diversi quali l'antica Persia e il moderno Iran, la cultura tradizionale e la scena artistica contemporanea e intende dare luce, parola, ascolto alla componente femminile di questa parte di mondo dove oggi le donne giocano ruoli importanti in politica, economia, cultura e sicurezza militare. L’esposizione sarà visitabile il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Saranno possibili anche visite infrasettimanali su prenotazione al numero 0142 444330.
Commenta il sindaco Titti Palazzetti: «Questa mostra testimonia l’impulso internazionale che l’Amministrazione ha saputo dare agli eventi della nostra città. Casale Monferrato non è più la città dell’amianto ma uno dei luoghi più vivaci e presenti nel panorama culturale italiano e internazionale, il tutto grazie anche ai benefici di immagine ottenuti dalla top ten di Capitale Italiana della Cultura 2020 e alle collaborazioni e alleanze con realtà più ricche e blasonate che non disdegnano di lavorare con noi, anche questo è un bel segnale».
Spiega l’assessore alla Cultura Daria Carmi: «Casale Monferrato continua la sua collaborazione con Palazzo Ducale di Mantova, museo ministeriale dal carattere internazionale, e questo è di per sé un valore. Questa relazione è per noi anche una finestra sul mondo, è la possibilità di incontrare progetti di altissimo profilo e di intesse, nuove collaborazioni internazionali. Questa mostra nello specifico ha due focus fondamentali per la nostra contemporaneità: il cambiamento socio-politico dell’Iran che è un elemento chiave della trasformazione mondiale e la questione di genere, cioè l’essere donna in Iran. Entrambi questi temi vengono affrontati attraverso l’arte, quindi sono testimonianza diretta di un vissuto personale ma ampliato e reso universale».
Marinella Chiavero
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