Villa Ottolenghi in musica

Domenica 28 maggio alle 16.00 per la rassegna “Nuovi percorsi di musica dal vivo” Villa Ottolenghi ospiterà il Gruppo Caronte in “Le rose che mi desti”, concerto di arie da camera del primo '900 con il tenore Gianfranco Cerreto accompagnato al pianoforte da Luigi Signori.

Villa Ottolenghi, nel Borgo Monterosso di Acqui Terme, è l'unico esempio in Italia di stretta collaborazione tra architetti, pittori, scultori e mecenati per dare vita alla creazione di una Dimora padronale caratterizzata dalla presenza di importanti opere d'arte.
Nel 1920 i Conti Ottolenghi, Arturo e Herta von Wedekind zu Horst, affidarono la progettazione di Villa Ottolenghi, prima a Federico d'Amato e poi al celebre architetto Marcello Piacentini. Il mecenatismo degli Ottolenghi portò a Monterosso un buon numero di artisti: Ferruccio Ferrazzi, Fortunato Depero, Adolfo Wildt, Libero Andreotti, Fiore Martelli, Arturo Martini, Rosario Murabito, Venanzo Crocetti e Ferruccio Ferrazzi.
Alla morte dei Conti, è il figlio Astolfo che si impegna al completamento della villa con il parco ad opera di Pietro Porcinai.
Non lontano dalla villa il Mausoleo, oggi "Tempio di Herta", e il parco, ricavato da un preciso disegno scenografico che prende il nome di "Paradiso Terrestre".
L'enorme portale del Tempio, di bronzo, nichel e rame inciso, monumentale opera dei maestri Ernesto e Mario Ferrari, fa da preludio alla bellezza degli affreschi di Ferruccio Ferrazzi, e dei mosaici realizzati dalla scuola musiva di Ravenna.
E poi intorno alla villa il Giardino formale, il Pozzo, gli Studi, il Cisternone e la Passeggiata che corre lungo il perimetro del complesso, i Graffiti, il Pergolato di glicine, la Piscina, la Cantina... sono tappe di un percorso di scoperta che sorprende per la cura del particolare e qua e là spuntano capolavori in ferro battuto come: funghi, tartarughe, uccellini, lumache... le poltrone girevoli in marmo e fra tutto ciò emergono le imponenti Sculture di Herta.

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