La BIAS, Biennale Internazionale di Arte contemporanea Sacra e delle Religioni dell’Umanità, verrà inaugurata ad aprile 2020 a Palermo e quest’anno il tema su cui si cimenteranno gli artisti nelle più diverse discipline artistiche (pittoriche, plastiche, multimediali, musicali, sceniche-performative) è il gioco, “The game: the time of the game, the game of the time”.
Numerose sono le novità con l’aggiungersi di altre città e luoghi che hanno aderito alla biennale, accogliendo il concetto di un’arte priva di connotazioni nazionalistiche e decisamente aperta a una visione umanistica dell’individuo, dell’artista e dello spettatore.
Nel 2018, oltre 900 artisti hanno concorso e, di questi, 144 sono stati selezionati dalla commissione BIAS per partecipare alla grande kermesse che è stata caratterizzata da molti eventi collaterali: conferenze, concerti, spettacoli teatrali e di danza che hanno coinvolto non solo Palermo ma l’intera Sicilia e molti luoghi del Mediterraneo.
ANTEPRIMA BIAS 2020 al castello di Morsasco. THE GAME: the time of the game and the game of the time
CRISTIANO ALVITI – ARTISTA BIAS
“Sentinelle in gioco” – sculture in plein air piazza Castello di Morsasco
Il gioco come la scultura.
C’è un verso bellissimo del poeta indiano Tagore che dice: “Sulla spiaggia di mondi infiniti giocano i bambini”, espressione, questa, che ci ricorda che ogni volta che un bambino gioca ci sta raccontando la sua interiorità, la sua immagine del mondo, il proprio mondo emotivo mostrando le infinite possibilità di gioco che possono sussistere nella sua mente. La scultura è uguale: una materia dalle infinite possibilità “ostaggio” e “strumento” dei mondi infiniti che lo scultore può immaginare.
In sculture in gioco, Cristiano presenta delle sculture in gesso ed incollaggi di carta che giocano, tra loro e con se stesse, con lo spettatore e con il loro aspetto, con i significati e con le forme, con il mondo e con il luogo. La posa è ferma e l’invito che offre ognuna di queste sculture è quello di provare a ricollocarla in quella spiaggia di mondi infiniti che ci apparteneva da bambini.
Cristiano Alviti è uno scultore che nasce e vive a Roma. Definito cosmopolita, dal 2003 espone quasi unicamente in mostre personali e collabora con enti e istituzioni pubbliche e private.
A descrivere il lavoro di Cristiano sono le mani, mani primigenie che abbondano nell’operare e che vogliono imprimere al mondo l’altro volto della vita. Le mani di Cristiano sono mani che lavorano febbrilmente, incessantemente; corrono per ogni curva, modellano ogni superficie, danno forma a ogni moto dell’anima: è come se cercassero qualcosa, come se il suo fosse un tentativo continuo di corrispondere a quell’altra mano, quella mano che dà forma al corpo dall’interno.
Loris di Falco – Artista BIAS
“Ieri sarà domani” – Cantine del Castello di Morsasco
Loris Di Falco, con la serie “Ieri sarà domani” esposta a Morsasco, gioca con Classici della storia dell’arte (Tiziano, David, Velasquez, Giorgione) e li contamina con immagini del presente annullandone, così, lo scarto temporale. L’attualizzazione e l’armonizzazione delle tele dei grandi maestri col presente si rafforza ulteriormente tramite la sovrapposizione di disegni infantili, realizzati da alcuni bambini che hanno preso parte al processo creativo.
Loris di Falco utilizza una tecnica di stampa fotografica autoprodotta, una tecnica spuria e grezza che lascia una patina antica e sofferta sull’immagine.
Loris Di Falco nasce a Milano nel 1961. Nel 1986 si diploma il pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Svolge l'attività di pittore e designer fino al 2000, anno in cui fonda la galleria d'arte contemporanea Obraz. Dal 2011 è mercante d'arte, curatore ed artista.
ROSA MUNDI – ideatrice BIAS
Rosa Mundi è lo pseudonimo d’artista dietro il quale si cela l’anima autentica ideatrice della BIAS. Vive tra città d’acqua, elemento naturale che, tra i quattro empedoclei, ne rappresenta appieno la capacità di ri-modellarsi e vivificare. Artista poliedrica, instancabile viaggiatrice, attraverso scritti, fotografie, video, installazioni in tecnica mista, crea forme sempre in bilico tra il mondo fenomenico, reale, e quello immaginifico, metafisico.
La sua creatività è una costante dialettica tra indagine sociale e tensione trascendente, immersa in una luce ora malinconica ora trionfale.
Tra le sue opera nel 2015 la sceneggiatura e la co-regia del film L’altra faccia di Corleone; nel 2009 il romanzo filosofico e storico incentrato sul neoplatonismo di Pico della Mirandola e intitolato “Il Bestiario nel roseto”. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia, l’Accademia di Belle Arti Strasburgo, si è affinata all’Ecole Martenot di Parigi, e ha esposto in Italia e all’Estero (Europa, Egitto, Israele, Siria).
Ingresso gratuito.
Marinella Chiavero
Mobile: +39 339 2629368
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