Pollenzo fu un’importante città romana, che nel medioevo si trasformò in un centro benedettino. Nel XIV secolo divenne sede di contea del patrizio visconteo Antonio Porro. La sua rocca, di cui resta il dongione di fine Trecento, la torre cilindrica alta 46 metri, si trasforma in prestigiosa residenza feudale dei marchesi di Romagnano, i quali, come conti di Pollenzo, nella seconda metà del Cinquecento, avvieranno un profondo rinnovamento del castello.
La più radicale trasformazione si ebbe tra gli anni 1832 e 1847, seguendo il progetto di Re Carlo Alberto. L’obiettivo era creare un’azienda agricola modello, in grado di orientare le diverse proprietà fondiarie di casa Savoia e nella quale sperimentare e migliorare la rendita delle attività agricole ed enologiche. L’intervento riplasmò l’intera cittadina medievale, attraverso opere di bonifica dei terreni, la creazione di cascine, un riassetto idrogeologico e forestale e una grande campagna di scavi archeologici per riportare alla luce sito romano.
L’edificio si presenta come un grande complesso “a corte”, un’architettura che deriva dalla curtis di epoca medioevale, secondo il gusto per la storia dell’età romantica. Qui lavorarono i migliori artisti di corte diretti da Pelagio Palagi, l’architetto Ernest Melano, il pittore Bellosio, l’ebanista Moncalvo e lo scultore Gaggini ed uno stuolo di altri artigiani di grande professionalità,
Il complesso ha preso nuova vita ad inizio del 2000 grazie all’idea promossa da Slow Food di creare un centro internazionale dedicato allo studio dell’enogastronomia. Dopo i lavori di recupero, terminati nella primavera del 2004, oggi l’Agenzia ospita la sede dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, la Banca del Vino, il ristorante e l’Albergo dell’Agenzia.
L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
Si tratta del primo ateneo al mondo interamente dedicato alla cultura del cibo. Promossa e fondata dall’associazione internazionale Slow Food, insieme alle Regioni Piemonte ed Emilia-Romagna, è un’università non statale legalmente riconosciuta dal Ministero dell’Università e Ricerca. Costituisce un centro internazionale di formazione, ricerca, documentazione e catalogazione, al servizio di chi opera per un modello di agricoltura rinnovata per il mantenimento della biodiversità e per realizzare un rapporto organico tra gastronomia e scienze agrarie.
La Banca del Vino
Nelle ottocentesche cantine dell’Agenzia di Pollenzo, dove è nato l’attuale metodo di vinificazione dei grandi rossi piemontesi, oltre 300 produttori hanno depositato parte dei loro migliori vini. La Banca del Vino nasce da un’idea di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, allo scopo di costruire la memoria storica del vino italiano. È un posto unico al mondo, un caveau aperto al pubblico che custodisce la ricchezza e la storia del vino italiano rendendolo disponibile negli anni a venire. L’attività della Banca del Vino si arricchisce in una serie di iniziative rivolte ai soci e agli appassionati con degustazioni guidate, corsi tematici di approfondimento, viaggi organizzati nelle terre di produzione dei grandi vini italiani ed esteri.
L’Albergo ed il Ristorante dell’Agenzia
È un albergo a 4 stelle, risultato del prezioso recupero delle storiche costruzioni neogotiche di re Carlo Alberto, che dispone di 44 camere e 3 suites. Con un occhio sempre attento alla tradizione, ogni camera è stata battezzata con il nome di un “cru” di Barolo, Barbaresco e Roero.
Gli ospiti della struttura hanno a disposizione un piccolo ma attrezzato centro fitness con palestra, vasca idromassaggio, bagno turco e una piscina estiva.
Sale meeting per diverse tipologie di eventi completano l’offerta.
Albergo dell’Agenzia di Pollenzo, ristorante Garden
Albergo 4 stelle con 47 camere, zona fitness, palestra, percorso vitae nel parco, piscina. Sale per eventi
Ristorante gastronomico, cucina della tradizione e grandi vini
2024
Banca del Vino: da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 18:00.
Pausa estiva dal 10 al 19 agosto. Riapertura martedì 20 agosto.
Visita libera. Visite guidate su richiesta.
Visite in inglese, francese, spagnolo su richiesta.
Marinella Chiavero
Mobile: +39 339 2629368
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