Come ogni anno, il prossimo 25 aprile il Castello inaugura la propria stagione di apertura.
Ma quest'anno l'avvio della stagione di visita è stato anticipato e arricchito da alcuni appuntamenti importanti: la visita di un gruppo di appassionati di fotografia dell'Associazione "Cuneo Fotografia" nell'ambito di uno dei corsi da loro organizzati, e la visita didattica delle classi 4A e 4B della Scuola Primaria di Peveragno impegnate in una giornata di approfondimento sulla vita e sul lavoro di un contadino nel medioevo e sulle ricchezze naturalistiche dell'oasi di Crava Morozzo.
Le sale del Museo Etnografico sulla cultura contadina, infatti, permettono di seguire la produzione cerealicola, quella delle castagne e l'allevamento legato alla produzione lattiero-casearia tipiche dei territori monregalesi, mentre le sale di rappresentanza del Castello completano la visita proponendo le differenze di vita quotidiana di un signore e di un suo fittavolo. Un percorso particolarmente utile e funzionale all'approfondimento didattico sulle trasformazioni sociali e alimentari dei nostri territori. I bambini potranno infatti sedere idealmente "A tavola con Robaldo", riflettere sulla vita quotidiana di questo contadino del medioevo e immaginare di cosa era composta la sua mensa familiare.
Un percorso che i visitatori potranno apprezzare tutti i giorni festivi e le domeniche dalle 14,30 alle 18,30, grazie all'accompagnamento di una Guida Turistica della Provincia di Cuneo incluso nel biglietto di ingresso. La visita guidata, che inizia sulla piazza antistante il Castello con un'introduzione sul borgo e sulla sua storia, consente infatti di cogliere al meglio la ricchezza delle testimonianze storiche legate al borgo medievale di Rocca de Baldi e alla sua struttura museale: dalle sale del pianterreno, dove vengono illustrate le varie fasi di ampliamento che hanno visto trasformare il nucleo difensivo originario in una dimora residenziale, al primo piano, dove vengono visitati il salone, la sala da pranzo, l'alcova e la lunga infilata di porte delle sale settecentesche che danno sul parco, e la mostra permanente sulla Colonia Orfani di Guerra. Per chiudere poi con il secondo piano, dove è orpsitato il Museo Etnografico Provinciale "Augusto Doro" che illustra - con attrezzi, materiali multimediali e fotografie - le grandi trasformazioni dell'ambiente e la nascita del paesaggio rurale odierno, e la vita contadina nel corso dei secoli.
Ma l'offerta del Castello non si ferma qui. Per tutto il mese di maggio, la domenica pomeriggio, nel Parco del Castello saranno organizzati attività di gioco e di didattica per bambini, e durante tutta la stagione di apertura, che si concluderà ad ottobre, saranno allestite mostre di fotografia e di pittura, e verranno organizzati spettacoli e incontri culturali.
Marinella Chiavero
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