Scoprire l’arte contemporanea al castello di Lajone

Castelli Aperti, nel mese di ottobre, consiglia la visita a uno dei più affascinanti castelli del suo circuito: il Castello di Lajone di Quattordio. Un’occasione unica per scoprire una dimora storica privata che apre eccezionalmente i battenti in autunno e propone all’interno delle sue sale una esibizione di arte contemporanea internazionale.

Ideata da Marco Farronato e organizzata da Curate It Yourself in collaborazione con Âme Nue e Nikolaj Stobbe, la Manifestazione d’Arte Internazionale al Castello di Lajone rimarrà aperta fino al 5 novembre (visitabile dalle 11 alle 18 e su appuntamento con ingresso libero) e porterà all’attenzione del pubblico i migliori artisti under 35 provenienti da diverse nazioni; quattro gli artisti italiani come Diego Castiglioni, Virginia Gamma, Davide Mancini Zanchi, Zazzaro Otto.

Il percorso espositivo che si snoda tra il castello, le sue ex scuderie, le volte sotterranee e il parco che circonda l’antico maniero ricco di cedri del libano dove vi sono installate alcune opere degli artisti e dal quale si gode una magnifica vista sulle colline del Monferrato.

Con la partecipazione di 27 artisti provenienti da diversi Paesi, questa mostra originale si annuncia come un tentativo di rilancio di quei valori etici e spirituali in grado di fronteggiare le conseguenze negative della globalizzazione di un’Europa che vuole abbattere le frontiere ma che non è in grado di principi quali la tolleranza e il vero senso di collettività.

Lajone diventa un riparo per giovani artisti under 35, invitati a creare opere ispirate al concetto storico e geografico del Castello, al suo anacronistico stato di conservazione e alla leggende che lo circondano. La mostra si sviluppa attraverso una “narrazione plastica” a partire dalle sue stanze alla natura che lo circonda.
L’isolamento dalla città permette a questi artisti di proporre una realtà alternativa alla nostra visione contemporanea decadente. Dall’unione di realtà e funzione, nasce un racconto a più strati legato da un filo rosso, arricchito o integrato da opere “site-specific o site –sensitive”.

Gli altri artisti in mostra sono: Julie Riis Anderson (DK), Emile Bausanger Astelj (UK), Tim Bruening (DE), Desmond Church (UK), COMPOSIT (BE/FR), Bady Dalloul (FR), Ilona Falk (DE), Anne-Charlotte Finel (FR), Philip GaiBer (DE), Stefan Marx (DE), Florian Mernim (FR), Julia Metropolit (FR), Enzo Mianes (FR), Martin Monchicourt (FR), Roman Moriceau (FR), Hanako Murakami (JP), None Futbol Club (FR), Anna Orberg (DK) , David Stjernholm (DK), Guillame Valenti (FR), WeAreVisual (DE), Anne-Charlotte Yver (FR), Driant Zeneli (AL).

 

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