Asti

Borgo antico di Incisa Scapaccino

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Borgo antico di Incisa Scapaccino

Di origini romane, il paese ha la prima menzione in carte medievali del 984.
Incisa fu capitale di un piccolo marchesato aleramico, fondato nel XII secolo, che rimase autonomo, pur passando di signoria in signoria, fino al 1548.
Nel Medioevo il centro abitato era il Borgo Villa, sul colle omonimo, cinto di mura nelle quali si aprivano tre porte, di cui ne rimane solo una. A partire dal Cinquecento l'insediamento si estese lungo la via Pozzomagna, fino a formare alle pendici del colle, il Borgo Ghiare. Successivamente si svilupparono Borgo Madonna, oltre il Belbo, e Borgo Impero al confine con l'alessandrino.
Dopo varie infeudazioni ad altre famiglie, nel 1708 l'intero territorio incisiano fu annesso ai domini dei Savoia.
Nel 1863 Incisa divenne Incisa Belbo, per poi cambiare nuovamente il nome nel 1928, quando il paese prese l'attuale denominazione in ricordo di Giovanni Battista Scapaccino, carabiniere, prima medaglia d'oro dell'esercito italiano.

Caratteristiche della visita

Il percorso di visita tocca diverse tappe della Villa di Incisa, lungo le vie del borgo che si svolge lungo la via interna alle Mura. Tra le emergenze artistiche si nota esternamente palazzo Bezzi. Vi erano anticamente tre porte, ma si è salvata solo la Valcalzara. La chiesa di San Giovanni Battista o anche Santuario Virgo Fidelis è una chiesa parrocchiale ed è posta in posizione elevata, nel Borgo Villa. Successivamente la Chiesa della Madonna del Carmine, la cui costruzione inglobò parti di una chiesa romanica precedente, risale agli inizi del XV secolo. Per secoli fu occupata dai frati Carmelitani. Nel XVIII secolo il fabbricato fu oggetto di importanti lavori di rifacimento delle decorazioni che ne trasformarono l'aspetto in stile barocco. Al suo interno pregevoli fregi ed affreschi quattrocenteschi con storie dei Marchesi.

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2024

Date in definizione.

14:30 e 16:30

Visite guidate su prenotazione

Intero € 5; Gratuito per bambini fino a 12 anni.

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