Pamparato deriva dal latino panis paratus (pane pronto), probabilmente è legato alla produttività e fertilità del terreno, che rendeva particolarmente facile la produzione alimentare.
Esiste inoltre una leggenda, che legherebbe l'origine del toponimo Pamparato all'epoca delle incursioni saracene. Si narra che i mori, assediato il borgo per mesi, catturarono un cane del luogo che stava mangiando una pagnotta di pane condito. Gli assalitori, credendo ancora numerose le scorte dei cittadini assediati, al punto che si potevano permettere di nutrire in questo modo anche i cani, lasciarono il villaggio. Dall'esclamazione degli assalitori Habent panem paratum! (Hanno pane condito!) deriverebbe il nome di questo luogo.
Monumenti religiosi
Parrocchia di San Biagio: posta nei pressi del castello, la sua costruzione ebbe inizio nel 1648 ad opera dell'architetto Giovenale Boetto. Vi si trovano l'altare maggiore in marmi policromi e stile barocco genovese e gli affreschi del pittore Giovanni Borgna, risalenti al periodo compreso fra il 1881 ed il 1894.
Cappella di San Bernardo: di costruzione particolarmente antica (forse XI secolo), sorge fuori dall'abitato, fra i boschi di castagni. All'interno ci sono affreschi datati 1482 raffiguranti un Cristo pantocratore, scene della vita di san Bernardo ed i simboli dei quattro evangelisti.
Oratorio di Sant'Antonio: edificio in stile barocco piemontese, opera dell'architetto Francesco Gallo. Venne iniziato bai primi anni del XVIII secolo e terminato tra il 1737 ed il 1740 da un capomastro genovese, Giuseppe Scala.
Monumenti civili e luoghi di interesse
Castello: risalente al XVIII secolo, era la dimora dei marchesi Cordero di Pamparato. Oggi è adibito a sede municipale.
Ponte Murato, detto anche Ponte Romano, di non meglio precisata epoca.
Museo degli Usi della Gente di Montagna: nato nel 1987, ha sede nell'ex Asilo. L'edificio conserva caratteristiche originali quali pavimenti interni in lastre di pietra, molti soffitti a cassettone, parte del tetto in "lose". La tipologia e gli interni ne fanno risalire le origini almeno al 1700.
Prodotti Tipici: Biscotti di Pamparato
Nei dintorni: Certosa Reale di Casotto: nata come monastero dei monaci certosini nella prima metà del XII secolo, venne distrutta da un incendio nel 1380, subendo altre due volte la stessa sorte nel XVI secolo. Rifondata dopo ogni disastro, la forma odierna si deve ai progetti di Francesco Gallo e Bernardo Vittone che nel 1754 le diedero le sembianze di un'abitazione signorile. Riconsacrata nel 1770, venne abbandonata dai monaci dopo i saccheggi napoleonici per essere acquistata da re Vittorio Emanuele II che la trasformò nella sua residenza per le cacce estive.
Per quanto situata in val Casotto, poco sopra il borgo di Valcasotto (Pamparato) dal punto di vista amministrativo la Certosa si trova però in comune di Garessio, posto in Val Tanaro.
2023
Date in via di definizione
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