La Rocca è il centro storico di Costigliole d’Asti, paese dal passato antichissimo, come testimoniano toponimi quali “Burio”, dall’insediamento preromano dei Liguri Eburiati, la piroga preistorica e la stele romana ritrovate lungo il fiume Tanaro. Costigliole compare per la prima volta nel 1041 in un diploma, quando l’Imperatore Enrico III conferma il possedimento a Pietro, Vescovo di Asti.
Per alcuni secoli Costigliole appartiene ad Asti, che nel 1198 concede la cittadinanza astese alla comunità. La miniatura del “Codex Astensis”, a testimonianza dell’atto di fedeltà, è la prima raffigurazione del castello.
Costigliole rappresenta infatti un importante centro per la lotta contro il potente feudo di Loreto e i suoi Signori, i Lancia, fedeli lanciferi degli imperatori svevi e discendenti di Aleramo, fondatore del Monferrato (alleanza che si rafforza grazie all’unione di Federico II con Bianca Lancia, da cui nasce Manfredi). Nel 1255 Asti distrugge Loreto e i suoi abitanti si rifugiano a Costigliole.
Nei secoli la storia di Costigliole è legata alle famiglie nobili degli Asinari di San Marzano, i Verasis, i Medici del Vascello e i Rorà, signori dell’imponente maniero a pianta quadrangolare contornato da quattro torrioni circolari. Nel corso del ‘500 divenne un’importante roccaforte militare; la sua configurazione attuale si deve all’opera di ristrutturazione dell’Ottocento.
A quell’epoca vissero nel castello di Costigliole Filippo Asinari di San Marzano, plenipotenziario di Casa Savoia e fine conoscitore di viti che diede grande impulso alla viticoltura locale, e Virginia Oldoini, che sposò il Conte di Castiglione e Costigliole Francesco Verasis, ambasciatrice del Piemonte a Parigi presso la corte di Napoleone III.
Il castello, pur presentandosi come un unico grande volume di pianta quadrilatera, manifesta evidenti differenze stilistiche sul piano architettonico, dovute all’assetto proprietario che si definì nel XVII secolo. Dal 1625 gli Asinari si spartirono il titolo di “conti di Costigliole” con un’altra famiglia, i Verasis. Il castello si trovo così diviso tra due feudatari, ognuno dei quali s’impegnò a trasformare e abbellire la propria parte secondo gusti e preferenze autonome. La parte settentrionale del maniero (proprietà Asinari) ha mantenuto l’aspetto derivante dagli interventi della seconda metà del Settecento, ispirati ad esempi architettonici di Benedetto Alfieri, mentre l’esterno della parte meridionale (proprietà Verasis) è un suggestivo esempio di revival neomedievale d’inizio Ottocento.
Oggi il Castello è in parte di proprietà privata ed in parte di proprietà del Comune. Imponente anche il suo parco.
All’interno dell’edificio si conservano testimonianze artistiche di pregio, tra le quali vanno ricordati gli splendidi stucchi del piano nobile, realizzati nel 1668 dalla bottega luganese dei Bellotto, oltre al salone neoclassico, sulla cui volta è affrescato il Trionfo di Dioniso e Arianna (1817 ca.), opera del pittore Carlo Pagani.
Monumenti cittadini
L’insieme di beni architettonici che si snodano intorno al Castello fanno della Rocca un vero e proprio complesso monumentale, a partire dalla chiesa parrocchiale, intitolata a Nostra Donna di Loreto e che conserva pregevoli affreschi e tele. Nella Rocca si trovano le chiese della Confraternita di San Gerolamo e della Misericordia, case borghesi e palazzi padronali, inseriti in splendidi scorci. Numerosi i segni della storia, tra cui l’antica via Cavorra con le vecchie carceri, i resti del portale d’ingresso al borgo, il tunnel che attraversa via Roma e l’antica “Aia dei galli”. I punti panoramici di Loreto e San Michele, il Bricco Lù con il monumento alla donna contadina dello scultore Claudio Palmieri e il Santuario della Madonnina, le frazioni sul crinale delle colline, gli argini del fiume Tanaro.
Nei dintorni
Asti, Canelli e Nizza Monferrato, Castello di Burio di Costigliole d’Asti, Anfiteatro di San Michele e punti panoramici a Bricco Lu' e San Michele, Santuario dell'aereonautica di Loreto
Prodotti tipici
Una grande varietà di vini tra cui spicca il Barbera, grappe, ortaggi, ortoflorovivaismo, carni bovine, prodotti gastronomici locali (tirà, agnolotti al plin, grissini, salumi, formaggi, torte e pasticceria alla nocciola, miele, conserve e confetture)
Sport
Calcio, podismo, pallavolo, pattinaggio, soft air, tennis, ciclismo, trekking (percorsi naturalistici e turistici tra le colline e i punti panoramici)
06 aprile - 28 luglio 2024
International Exhibition of Contemporary Art "The art of Immagination"
a cura di Roberto Borra e Alessandro Merlo direzione artistica di Alberto Bongini e Karina Lukasik
Vernissage: 6 aprile ore 17.
03 agosto - 29 settembre 2024
"Art Sans Frontières",esposizione internazione di pittura, scultura, installazione,fotografia, digital art, incisione, video art,
a cura di Roberto Borra e Alessandro Merlo direzione artistica di Alberto Bongini e Karina Lukasik, organizzazione: Associazione Culturale Fly Art.
Vernissage: 3 agosto ore 11.00.
2024
Sabato, domenica e festivi fino al 29 settembre.
CHIUSO IL WEEKEND 8 E 9 GIUGNO.
Aperto nelle seguenti festività: 25 aprile Festa della Liberazione, 1 maggio Festa del Lavoro, 2 giugno Festa della Repubblica, 15 agosto Ferragosto.
Aperto su appuntamento per gruppi (minimo 15 persone).
10,30 - 12,30 e 15,00-19,00
Visita guidata, libera, virtual tour.
Visite in inglese su richiesta.
Gratuito.
Marinella Chiavero
Mobile: +39 339 2629368
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